La rilevazione dell’allungo
Ancora oggi, l’identificazione ed il settaggio del corretto allungo su di un arco Compound rimane argomento di grande interesse e rilevante perché risulta uno dei primissimi traguardi tecnici da acquisire entro il percorso evolutivo dell’arciere neofita.
Infatti pure i tiratori di alto livello spesso si trovano a combattere, sebbene con diversi margini, con la regolazione di un così importante dato.
A suo tempo la Archery Manufacturers and Merchants Organization ( A.M.O. ), oggi A.T.A. (Archery Trade Association) ha definito l’allungo come la distanza che intercorre alla trazione massima fra interno cocca e punto di Pivot sulla grip addizionata dello standard di 1 ¾ “. L’allungo dichiarato dai produttori sui loro modelli sarà quindi uguale al nostro allungo “naturale”, o al Pivot, se preferite, più l’oramai famigerato pollice e tre quarti. Tempo fa, si parlava anche di “ Allungo alla Finestra “ per sottendere, appunto l’attuale A.T.A. Draw Lenght. Fatalmente, nel corso del tempo,sono state via via identificate molte metodiche atte a verificare a priori un dato tecnico così rilevante ma quasi tutte, sono risultate poco precise sforando la realtà dei fatti anche di parecchi pollici. Non concedevano in definitiva la dovuta affidabilità.
Il metodo di Bernie Pellerite:
Nel 1996, infatti, Bernie Pellerite, Coach NFAA e veterano della docenza arcieristica, ha isolato una metodica che, potendo vantare una più che vasta casistica applicativa, è di gran lunga risultata come la più “seria”.
Dal metodo ha preso vita una semplice formula che però, per trovare i dovuti riscontri, necessita di un arciere alla fine indirizzato verso quei canoni che identificano un corretto assetto posturale, sempre compoundisticamente parlando, ovviamente.
A grosse linee dovremo quindi inseguire una situazione che preveda un tiratore in posizione adeguatamente eretta con un posizionamento dei piedi consono alla sua corporatura, con una spalla dell’arco naturalmente bassa e rilassata entro la sua articolazione, una mano ed un polso dell’arco quanto più rilassati possibile, una corda che tocchi la punta del naso, ed un gomito del braccio della corda (o meglio la sua punta ) che da una visione posteriore si trovi in linea con il punto di pressione della mano dell’arco sulla grip e che ad una osservazione frontale, sia collocata quantomeno all’altezza del naso del soggetto.
Bene, un tale atteggiamento, quando presente, garantirebbe una situazione pressoché ottimale delle leve e quindi il massimo dell’efficacia in termini muscolari e scheletrici. Ovviamente esistono delle soglie di tolleranza entro questo schema che dovranno essere verificate al momento.
Per esempio, si potrebbe considerare corretto un gomito più alto della punta del naso del tiratore, ma quasi mai uno più basso (sovrallungo).
La formula dell’allungo:
Nel ricercare una situazione finale come sopra descritta, la rilevazione preventiva di un corretto allungo A.M.O. (A.T.A.) ci vedrebbe posizionare un arciere eretto a braccia tese contro una superficie piana (un muro per esempio) e con i palmi delle mani rivolti in avanti.
Le dita delle mani saranno tese ed unite ed a noi non rimarrà che armarci di un metro flessibile e misurare l’ “ apertura” del nostro tiratore. Se tale misurazione ci darà come risultato 71 pollici ci troveremo davanti ad un soggetto vantante un allungo AMO di ventotto pollici (l’allungo naturale si potrà dunque ricavare sottraendo 1 pollice e tre quarti dall’allungo AMO rilevato). Per delle rilevazioni superiori od inferiori a tale riferimento base dovremo sottrarre od aggiungere ½ pollice per ogni pollice in eccesso od in difetto.
In altre parole:
69” = 27” Allungo AMO
70 “ = 27 “1/2 Allungo AMO
71” = 28” Allungo AMO
72” = 28 ”1/2 Allungo AMO
73” = 29” allungo AMO.., e via proseguendo.
Le varianti a tale formula prenderanno in considerazione prevalentemente la grandezza delle nostre mani. In presenza di estremità con dita piuttosto corte, infatti, potremo aggiungere all’allungo rilevato 1 pollice ( ½ pollice per mano ). Faremo il contrario per mani con dita particolarmente lunghe.
(Tratto da “Arco a prova di idiota” di Bernie Pellerite)
FORMULE:
- ALLUNGO AMO/ATA TEORICO = (DISTANZA APERTURA ALARE – 15″) / 2
…oppure la formula: ALLUNGO AMO/ATA TEORICO = DISTANZA APERTURA ALARE / 2,5
ESEMPIO: (71″ – 15) / 2 = 28″ …oppure la formula alternativa: 71″ / 2,5 = 28,4 - ALLUNGO NATURALE (ovvero ALLUNGO AL PIVOT) = ALLUNGO AMO/ATA TEORICO – 1″ 3/4 (1,75″)
ESEMPIO: 28″ – 1″ 3/4 (1,75″) = 26,25″
Unità di misura: 1″ (1 pollice) = 2,54 centimetri = 25,4 millimetri
MISURA CROCE IN INC. | ALLUNGO ATA INC. | ALLUNGO AL PIVOT INC. | MISURA CROCE IN CM | ALLUNGO ATA CM | ALLUNGO AL PIVOT CM |
67,000 | 26,000 | 24,250 | 170,18 | 66,04 | 61,60 |
67,250 | 26,125 | 24,375 | 170,82 | 66,36 | 61,91 |
67,500 | 26,250 | 24,500 | 171,45 | 66,68 | 62,23 |
67,750 | 26,375 | 24,625 | 172,09 | 66,99 | 62,55 |
68,000 | 26,500 | 24,750 | 172,72 | 67,31 | 62,87 |
68,250 | 26,625 | 24,875 | 173,36 | 67,63 | 63,18 |
68,500 | 26,750 | 25,000 | 173,99 | 67,95 | 63,50 |
68,750 | 26,875 | 25,125 | 174,63 | 68,26 | 63,82 |
69,000 | 27,000 | 25,250 | 175,26 | 68,58 | 64,14 |
69,250 | 27,125 | 25,375 | 175,90 | 68,90 | 64,45 |
69,500 | 27,250 | 25,500 | 176,53 | 69,22 | 64,77 |
69,750 | 27,375 | 25,625 | 177,17 | 69,53 | 65,09 |
70,000 | 27,500 | 25,750 | 177,80 | 69,85 | 65,41 |
70,250 | 27,625 | 25,875 | 178,44 | 70,17 | 65,72 |
70,500 | 27,750 | 26,000 | 179,07 | 70,49 | 66,04 |
70,750 | 27,875 | 26,125 | 179,71 | 70,80 | 66,36 |
71,000 | 28,000 | 26,250 | 180,34 | 71,12 | 66,68 |
71,250 | 28,125 | 26,375 | 180,98 | 71,44 | 66,99 |
71,500 | 28,250 | 26,500 | 181,61 | 71,76 | 67,31 |
71,750 | 28,375 | 26,625 | 182,25 | 72,07 | 67,63 |
72,000 | 28,500 | 26,750 | 182,88 | 72,39 | 67,95 |
72,250 | 28,625 | 26,875 | 183,52 | 72,71 | 68,26 |
72,500 | 28,750 | 27,000 | 184,15 | 73,03 | 68,58 |
72,750 | 28,875 | 27,125 | 184,79 | 73,34 | 68,90 |
73,000 | 29,000 | 27,250 | 185,42 | 73,66 | 69,22 |
73,250 | 29,125 | 27,375 | 186,06 | 73,98 | 69,53 |