Preparazione atleticaTecnica

Allenamento funzionale per il tiro con l’arco

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di Riccardo Monzoni  (Phd Student presso Università di Urbino Carlo Bo, ricercatore presso Benelli Armi S.p.a.)

Molto spesso questa parola “FUNZIONALE”, viene mal utilizzata.
E ancor più, di questi ultimi tempi si sente parlare di: “ALLENAMENTO FUNZIONALE”.
Ma cos’è l’Allenamento Funzionale?
Serve? Non serve? E se serve a cosa serve?

L’Allenamento Funzionale, a livello inconscio l’abbiamo sempre svolto.
Non è altro che un Allenamento specifico per lo sport che pratichiamo.
Esempio: un arciere, non è logico che alleni a livello massimale il quadricipite femorale (Muscolo presente nella gamba), ma sarebbe più logico che allenasse la muscolatura superiore del corpo ed il retto dell’addome.
Questo non significa che una corsa o un po’ di palestra per gli arti inferiori sono sconsigliati, anzi …
Però se vogliamo svolgere un allenamento specifico per il nostro sport, in questo caso il “Tiro con l’Arco”, dobbiamo avere ben in mente i muscoli e le catene cinetiche che maggiormente andremo ad attivare, oltre che conoscere molto bene la tecnica, la traumatologia e molti altri dettagli che spesso non si tengono in considerazione.

Esempio di ‘allenamento funzionale’ da proporre agli arcieri:

RISCALDAMENTO 

Per eseguire un buon RISCALDAMENTO, leggi l’Articolo specifico:
“SCHEDA BASE DI RISCALDAMENTO/DEFATICAMENTO”
Principalmente andremo a riscaldare la parte superiore del corpo: COLLO, SPALLE, BRACCIA, MANI
Durata complessiva, all’incirca 10 minuti

Sono stati scelti questi esercizi perché vanno ad allenare la muscolatura principalmente utilizzata durante le varie fasi dell’azione tecnica di tiro:

  • Muscolo Trapezio (pars. discendente, pars. trasversale);
  • Muscolo Deltoide (pars. acromiale);
  • Muscolo Bicipite brachiale
  • Muscolo Tricipite brachiale (capo laterale);
  • Muscoli flessori carpo-ulnari;
  • Muscoli estensori digitorum;  [1]

 

ESERCIZIO 1:

Dalla posizione eretta, portarsi in quadrupedia con piedi ed avambracci appoggiati al suolo, successivamente passare con corpo proteso dietro e mantenere la posizione senza cedere per 30’’.
La posizione corpo proteso dietro prevede che il corpo sia allineato dal capo sino ai piedi, formando una retta senza interruzioni.

 

ESERCIZIO 2:

Dalla posizione eretta, portarsi in quadrupedia con piedi ed avambracci appoggiati al suolo, successivamente passare con corpo proteso dietro, staccare una gamba dal suolo e mantenerla in equilibrio, senza perdere la posizione del corpo; mantenere la posizione per 20’’ poi cambiare gamba e mantenere la posizione per altri 20’’.

 

ESERCIZIO 3:

Dalla posizione eretta, portarsi in quadrupedia con piedi ed avambracci appoggiati al suolo, successivamente passare con corpo proteso su di un lato, staccando un avambraccio dal terreno e portandolo sul fianco,poi frontalmente, lateralmente ed in alto, sempre mantenendo la posizione corretta del corpo. Mantenere una corretta posizione del corpo per 20’’, poi cambiare lato e mantenere la posizione per altri 20’’.

 

ESERCIZIO 4:

Dalla posizione eretta portarsi in corpo proteso dietro, mani appoggiate al terreno larghezza delle spalle, braccia tese;  posteriormente, in base al grado di abilità dell’atleta appoggiare sul terreno, i piedi (Atleta evoluto) o la zona superiore alla rotula-ginocchio (atleta giovane). Da questa posizione, eseguire dei piegamenti sulle braccia (massimale), mantenendo sempre il corpo ben allineato.

 

CONCLUSIONE:

Di questi esercizi se ne possono eseguire molte varianti, ma per una corretta esecuzione dovrebbe essere presente sempre un Preparatore Fisico (Laureato in Scienze Motorie).
Per migliorare a livello prestativo, è molto importante oltre che l’allenamento della tecnica, anche un buon allenamento fisico e mentale.

Il tiro con l’arco come per la maggior parte degli sport ha subito negli ultimi anni notevoli cambiamenti sia a livello tecnico che normativo.

Nel corso degli anni questo sport è stato classificato a livello fisiologico – biomeccanico dal Prof. A Dal Monte (1983) come “una disciplina sportiva di destrezza con impegno muscolare di media entità a scopo posturale e direzionale” [2].
Il tiro con l’arco è uno sport tecnico posturale e di precisione dove l’allenamento tecnico è fondamentale, ma senza l’allenamento fisico e mentale determinati risultati non si potranno mai raggiungere o, in casi fortuiti si raggiungeranno a stento.

 

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